Vecchie monete di rame: ecco quanto valgono attualmente

Le antiche monete di rame sono tra le più interessanti del contesto di un certo tipo di età sotto il profilo collezionistico, fino a non troppi anni fa era proprio questo il tipo di metallo maggiormente impiegato sotto ogni punto di vista per via della sua maggiore disponibilità ad essere utilizzato.

Interessante il contesto storico che ha visto il rame non sparire mai totalmente dalle monete, infatti diverse sono ancora molto utilizzate, e sono anche presenti alcune emissioni che utilizziamo noi stessi tutti i giorni, condizione che si presenta ancora di più per altre valute effettive, anche in nazioni molto influenti.

Quali sono le monete di rame più interessanti e di valore in senso generale, anche guardando indietro con il tempo? Proviamo ad evidenziare il valore effettivo del rame, perchè è ancora così utilizzato e quali sono le monete inaspettatamente di maggior valore create in questa lega di metallo estremamente diffusa.

Caratteristiche

Il rame è uno dei principali metalli ed è oggi, come in passato, impossibile immaginare un mondo che ne è privo anche se non può apparire così fondamentale, è alla base di numerosissime leghe di metallo che vedono una percentuale diversa di questo elemento al loro interno. Infatti è una componente fondamentale del bronzo, e di tanti altri elementi.

Ha caratteristiche di ottima resistenza, ma anche di una rilevante duttilità ed una buona conduttività, tutto questo a costi e disponibilità molto inferiori all’argento e all’oro, metalli che godono di importanti caratteristiche, molto più incidenti ma che sono al tempo stesso anche molto più rari da trovare e per questo il rame spesso è ancora “favorito”.

Inoltre la sua maggiore disponibilità unita alla ottime duttilità ha contribuito fin dai tempi antichi allo sviluppo di tantissimi utensili, armi, ed oggetti di ogni forma e dimensione. Per questo le monete sono state e continuano ad essere spesso concepite in questa lega, anche se sempre più spesso si tratta di monete dal taglio minore.

I penny statunitensi

Indiscutibilmente sono i penny, ovvero le monete da 1 centesimo degli Stati Uniti D’America le emissioni concepite su base di rame più famose, queste hanno il valore più ridotto del dollaro, e sono generalmente sempre meno utilizzate, tuttavia la loro presenza è costante nel conio statunitense, essendo coniate con regolarità.

I penny nella storia americana hanno avuto due aspetti, il primo con la testa di nativo di profilo, sostituita poi dal profilo di Abramo Lincoln a inizio 900, tra le monete d’annata più rare ed interessanti figurano i pezzi più vecchi che possono valere cifre importanti, come i penny del 1916 e 1917 che possono valere se in ottimo stato anche fino a 700 euro

Tra i “penny con l’indiano” più interessanti possono essere figurati quelli delle annate 1872, 1877 o anche 1909, dal valore compreso tra i 500 ed i 3000 euro a seconda delle condizioni, quasi impossibili da trovare pezzi rarissimi come il penny in acciaio piuttosto che in Rame del 1944, che vale decine di migliaia di euro.

Altre monete di rame

Ritornando in Italia, anche a lungo il nostro paese ha emesso monete a base di rame, come i centesimi. Un esempio sono state le monete in rame coniate dal valore di 10 centesimi con l’Ape, dal primo dopoguerra fino alla seconda metà degli anni 30 con ottima regolarità. Il valore è molto alto per gli esemplari del 1919 che possono valere fino a 750 euro ma anche quelli degli anni 30 valgono fino a 150 euro.

Sempre dello stesso periodo sono estremamente ricercate anche le monete con la spiga da 5 centesimi, quasi tutte coniate in altre leghe, ma la versione di prova di metà anni 20 è stata concepita proprio in questo metallo, ed oggi è rarissima: riconoscibile dalla scritta PROVA, oggi vale mediamente tra i 500 ed i 900 euro.

Si tratta come evidente di emissioni che hanno avuto un ruolo concettualmente di moneta di basso valore effettivo, infatti il rame è scomparso con gli anni 40 e negli anni successivi, non è stato impiegato direttamente in grandi quantità per le monete italiane, pur essendo spesso presente anche in piccole parti nelle leghe.

I centesimi di euro

Le monete dei centesimi di euro sono realizzate con una ottima presenza di rame, quelle da 1, 2 e 5 centesimi anche se nella maggior parte dei casi sono esattamente questi ultimi gli unici “tollerati”. Tuttavia in quasi tutte le altre nazioni europee le monete ad 1 e 2 centesimi continuano ad essere realizzati e sono effettivamente ancora in teoria “validi”.

I più famosi sono però quelli concepiti in Italia nel 2002, una piccola quantità di monete da 1 centesimo nel valore facciale che però recano la Mole Antonelliana. Si tratta di un errore famosissimo in quanto questo monumento è presente sulle monete da 2 centesimi, emissione considerabile errore di conio e che oggi vale fino a 6500 euro.

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