Non tutti ricordano la 5 lire delfino, anche se molte di queste monetine hanno circolato in Italia fino al 1998. In realtà, però, avendo un piccolo potere d’acquisto, non si usavano più già dagli anni ’80. In ogni caso, andando ad aprire i cassetti a casa della nonna, è molto probabile imbattersi in questa moneta.
Come suggerisce il nome, su di essa è rappresentato un delfino. La particolarità di questa monetina, ormai antica, è che alcuni esemplari potrebbero valere tantissimi soldi ma è importante che vengano soddisfatte alcune condizioni. Infatti, non tutte le monete che ritroviamo in soffitta, possono farci diventare ricchi. In linea di massima questa è una moneta che è stata coniata in Italma (una particolare lega usata dalla Zecca) dal 1951 fino al 1998.
Per stabilire il valore di una vecchia moneta da 5 lire con il delfino, bisogna considerare diversi aspetti: sicuramente l’anno in cui è stata coniata ma anche il Fior di Conio, cioè le condizioni in cui si trova la moneta, che devono essere perfette. Infatti la moneta non deve presentare usure o graffi.
Il valore delle 5 lire con il delfino dagli anni 1951 al 1956
La maggior parte delle monete hanno valore solo se sono in Fior di Conio quindi in perfette condizioni. Comunque, per stabilire quanto i collezionisti sarebbero disposti a pagare per la 5 lire con il delfino, dobbiamo fare una suddivisione in anni. Gli esemplari in Fior di Conio del 1951-1952 e 1953, valgono dai 7 agli 8 euro.
Le monete in Fior di Conio del 1954 e 1955, invece, se presentano la firma “Romagnoli” vicino al bordo valgono 6 euro. Se la firma è lontana dal bordo, invece, possono valere fino a 18 euro. È chiaro che il valore delle monete aumenta se ci sono appunto errori del genere. Ma le monete da 5 lire con il delfino che valgono di più sono quelle del 1956.
Questo perché, anche se è facile trovarla, è in realtà raro trovarla in Fior di Conio. Qualora tu ne avessi una, guadagnerai 2.800 euro ma sarà opportuno farla valutare prima da un perito numismatico per averne la certezza. Le quotazioni scendono se non è in Fior di Conio. Se la moneta è SPL ovvero “splendida”, il suo valore scenderà a 400 euro, mentre se è BB ovvero “bellissima”, varrà 50-70 euro.
Il valore delle 5 lire con il delfino dagli anni 1966 fino al 1998
Fino al 1966 non furono coniate altre monete da 5 lire con il delfino. Quindi occorre riprendere la carrellata del valore di questa monetina a partire dal 1966 e successivi 1967-1968. In Fior di Conio le monete di queste annate valgono 2 euro. La 5 lire con delfino del 1969, invece, vale un euro. Ma bisogna considerare altre fattispecie.
Ci sono infatti alcuni esemplari in cui il numero “1” della data 1969 è al contrario. Presentando questo errore, la moneta varrà 70 euro. Ma bisogna fare attenzione ai falsi che girano, soprattutto online, perché l’1 viene facilmente falsificato. Soprattutto chi vuole acquistare questa moneta per la sua collezione, dovrebbe aguzzare bene la vista. Dal 1970 al 1988 e dal 1990 al 1998, le monete da 5 lire con il delfino hanno perso il loro valore e quindi anche in Fior di Conio ciò che si potrebbe guadagnare saranno soli 2 euro.
Infine, la 5 lire con il delfino del 1989 è un caso un po’ particolare in quanto normalmente varrebbe solo 1 euro. Però c’è un errore che fa lievitare il suo valore: quando presenta il timone della nave rovesciato, varrà infatti 12-15 euro, sempre se però è in Fior di Conio. Le più recenti 5 lire con il delfino degli anni 1999-2000 e 2001, in Fior di Conio, hanno un valore di mercato che oscilla fra i 7 e i 10 euro.
Come capire se una 5 lire con il delfino è di valore
Dunque la moneta da 5 lire con il delfino di più elevato valore è quella del 1956 che in Fior di Conio può far mettere in saccoccia ben 2.800 euro. Come visto, le sue quotazioni scendono se invece è tenuta un po’ peggio (400 o 50-70 euro). Quindi è indispensabile, anche prima di recarsi da un perito numismatico, regolarsi da soli se valga la pena farla valutare.
Infatti, se una moneta è molto rovinata, graffiata, usurata o presenta per esempio della muffa, il suo valore, seppure di questa specifica annata, sarà praticamente nullo. Un consiglio è quindi sempre quello di postare per esempio la foto su qualche gruppo social in cui appassionati di numismatica si confrontano, per avere un parere da altri.
Successivamente, passare alla perizia, solo se appunto le condizioni della monetina siano perfette. Molti professionisti operano anche online e dopo aver avuto il loro responso, sarà anche più facile stabilire a quanto vendere la moneta. I periti si pagano per la loro consulenza quindi bisogna essere effettivamente certi di voler procedere in questo modo piuttosto che tenere la moneta nella propria collezione o come ricordo.
Conclusioni
Non tutte le monetine antiche che ritroviamo in casa dei nonni hanno effettivamente un valore, purtroppo. Infatti, molto dipende dalle condizioni in cui si trovano ed anche dall’annata in cui sono state coniate. Se poi, per esempio, presentano degli errori, allora è più probabile che possano valere qualcosa in più. Nel caso delle 5 lire, il guadagno è relativo.
Solo quelle coniate nel 1956 possono effettivamente darci un guadagno piuttosto considerevole. In alternativa, anche se queste monetine non ci faranno diventare ricchi, è sempre meglio conservarle, anche come semplice legame affettivo oppure per avere un pezzo di storia a casa. Anche farle vedere ai nostri figli o nipoti, potrebbe essere un bel passatempo.