Sicuramente avrai sentito parlare di stufa a pellet o, forse, ne possiedi tu stesso una. In effetti, negli ultimi anni si è assistito a un grande aumento di acquisto e installazione di stufe di questo tipo, in alternativa al riscaldamento con gas metano o GPL. Si tratta di una alternativa più ecologica e, solitamente, meno dispendiosa.
Tuttavia, le situazioni e le esigenze sono molte e non sempre è possibile installare una stufa a pellet nel proprio ambiente domestico, dovendo ripiegare su alternative fattibili. Questa condizione si può verificare per una serie di motivi, alcuni dei quali saranno affrontati più nel dettaglio nei paragrafi successivi del presente articolo.
La legislazione ha infatti previsto delle norme apposite per gestire l’impianto delle stufe a pellet, con lo scopo di garantirne l’installazione nel modo più sicuro ed efficace possibile, per la salute e la sicurezza di chi frequenta gli ambienti in cui sono installate e per avere un impatto tollerabile sull’ambiente. Prosegui la lettura per saperne di più.
Le stufe a pellet: di cosa si tratta?
Come accennato nei paragrafi introduttivi del presente articolo, le stufe a pellet sono una delle possibilità che gli utenti hanno a disposizione per riscaldare gli ambienti a destinazione d’uso residenziale o di altro tipo. Il combustibile che permette di creare calore è il pellet di legno, appunto, sottoforma di piccoli cilindretti.
Questi cilindri di piccola dimensione, in particolare, sono formati da segatura compattata. Essi sono caratterizzati da alto potere calorifico e elevata efficienza energetica, rendendo le stufe a pellet degli impianti di riscaldamento ottimi per avere un miglioramento dell’efficienza energetica di un edificio, nel rispetto della transizione ecologica che si sta verificando.
I vantaggi delle stufe a pellet rispetto ai tradizionali caminetti o alle stufe a legna risiedono nel fatto che sono automatizzate, la combustione del pellet produce anidride carbonica in minor quantità, la formazione di prodotti di scarto, come la cenere, è minima e hanno un rendimento alto, con forte potere calorifero.
Il funzionamento delle stufe a pellet
Le stufe a pellet, come trattato nei paragrafi precedenti, funzionano secondo un sistema di automazione che le rende più efficienti termicamente e meno dispendiose in termini energetici. Un impianto a pellet, in particolare, è formato da una serie di componenti, ognuno con una funzione specifica. Alcuni esempi sono riportati di seguito.
Il serbatoio è una parte fondamentale in quanto permette di accumulare il combustibile. La camera di combustione, invece, rappresenta il componente che permette di far avvenire la combustione del pellet in maniera sicura e controllata. Il calore qui prodotto viene spinto nell’ambiente tramite un ventilatore e un sistema di scarico espelle i fumi nocivi all’esterno.
E’ possibile controllare il buon funzionamento dell’impianto grazie ad un pannello di controllo della temperatura e dell’accensione. Nonostante tutto questo meccanismo possa sembrare complesso e dispendioso, in realtà, le stufe a pellet sono note per il loro esiguo consumo di energia elettrica e per avere un basso impatto sull’ambiente circostante.
Scopri se puoi installare una stufa a pellet senza canna fumaria!
In alcuni casi, come per immobili con vincoli paesaggistici o in altre situazioni di impossibilità di installare una canna fumaria esterna per l’emissione dei fumi di scarico dell’impianto a pellet, potrebbe sorgere il dubbio se potesse essere possibile installare comunque una stufa a pellet, senza necessità dello scarico garantito dalla presenza della canna fumaria.
A questo proposito, è importante capire cosa è previsto dalla normativa vigente. In particolare, la norma di riferimento per l’installazione delle stufe a pellet in Italia è rappresentata dalla norma UNI 10683, secondo la quale i fumi di scarico dell’impianto in questione devono essere emessi attraverso una canna fumaria verticale.
Di conseguenza, questo dimostra chiaramente che, per legge, non è possibile procedere con l’installazione di una stufa a pellet nei casi in cui non sia possibile prevedere l’installazione di un sistema di scarico verticale (e non a parete!), come avviene per la canna fumaria. In questo caso, quindi, dovranno essere trovate delle valide alternative.
Un breve riassunto
Le stufe a pellet sono degli innovativi sistemi di riscaldamento che impiegano dei piccoli cilindri di segatura compattata, caratterizzati da scarso rilascio di cenere e residui e da alto potere calorifero. Gli impianti a pellet sembrerebbero garantire una buona efficienza energetica e un basso impatto sull’ambiente, rendendoli ottime alternative a caminetti e stufe a legna.
L’impianto in questione è formato da vari componenti, ognuno con il suo ruolo e la sua importanza. E’ il caso del serbatoio, dove è stoccato il combustibile, e della canna fumaria, che consente il rilascio dei fumi nocivi. Secondo la normativa vigente, non è possibile effettuare l’installazione delle stufe a pellet in assenza della canna fumaria.