In grado di dare un tocco di eleganza e di creare un atmosfera calda e accogliente, il parquet è tra i rivestimenti più apprezzati e scelti per le abitazioni di tutto il mondo. La sua versatilità, inoltre, lo rende perfetto non solo per ambienti classici ma anche per abitazioni moderne.
Gli stili di arredamento che sono perfettamente abbinabili al parquet, infatti, sono numerose: lo stile scandinavo e lo stile industrial ben si accoppiano con un parquet chiaro. Stili classici, invece, potrebbero essere facilmente abbinabili con un parquet caratterizzato da tonalità più scure. Insomma, il parquet riesce in genere ad accontentare molte persone!
Nonostante la durevolezza e la resistenza, non dobbiamo dimenticare che si tratta pur sempre di una pavimentazione in legno che, in quanto tale, necessita di una manutenzione regolare e accurata per evitare che possa andare in contro a fenomeni di opacizzazione e alla presenza di graffi antiestetici che potrebbero comprometterne la lucentezza e la gradevolezza estetica.
Il parquet: caratteristiche e peculiarità
Legno è la parola chiave quando si parla di parquet. Questa tipologia di pavimentazione, infatti, è caratterizzata dalla presenza di assi in legno che vengono posate l’una accanto all’altra fino ad ottenere un continuum. Gli assi in legno pronti per la posa sono il frutto di operazioni di lavorazione specifiche.
Esisterebbero, infatti, delle normative europee appositamente formulate per stabilire i requisiti per cui un pavimento possa essere definito parquet. Secondo tali normative, in particolare, le assi in legno dovrebbero essere prodotte con almeno 2,5 mm di legno nobile in superficie. Infatti, esistono casi in cui il parquet è unicamente prodotto con tale tipologie di legno.
In questo caso, si ottiene un parquet con elevati standard qualitativi. In alternativa, sono presenti in commercio, parquet prodotti dall’unione di strato inferiore in legno multistrato, meno pregiato, non visibile dopo la posa, e di uno strato superiore in legno nobile. Nel primo caso la posa è più difficoltosa e il pavimento necessita di maggior interventi di manutenzione.
Le tipologie di parquet
Perché il parquet viene scelto frequentemente come pavimentazione? Il suo segreto, nonostante il prezzo solitamente elevato, è racchiuso nelle sue caratteristiche di durata, resistenza, eleganza e lunga durata. Senza dimenticare il fatto che si tratta di un materiale ecologico, se proveniente da foreste gestite in maniera sostenibile, e in grado di isolare l’ambiente.
La tipologia di legno che può essere impiegata per la produzione delle assi che compongono il parquet è varia: il legno rovere è tra i più resistenti, il teak è utile in caso di elevata umidità dell’ambiente, il noce ha un’eleganza senza tempo e l’acero si sposa bene con ambienti moderni.
Un’altra forma di classificazione del parquet, oltre all’essenza vegetale impiegata, è rappresentata dalla tipologia di posa: alcuni parquet vengono posati impiegando colle specifiche; in altri casi, le assi di legno vengono affiancate e incastrate senza l’utilizzo di collanti; infine, come vuole la tradizione, le assi in massello vengono inchiodate o avvitate.
Perché è importante la manutenzione del parquet?
Hai mai sentito dire l’espressione “il legno è vivo”? Questo modo di dire gergale, esprime un concetto che apparentemente sembra irrealistico ma che in realtà si aggancia alla realtà dei fatti. Il legno, infatti, si adatta alle condizioni ambientali in cui si trova. In caso di umidità, quindi, tenderà ad espandersi, per poi contrarsi in ambiente secco.
Anche le assi che compongono il parquet, quindi, sono soggetti a questi micromovimenti di assestamento. Ma non solo! Trattandosi di una pavimentazione prodotta un materiale vegetale, il parquet può essere soggetto a graffi e intaccature. Per finire, la lucentezza che lo caratterizza, potrebbe, nel tempo ridursi in alcuni punti creando delle zone opache.
Proprio per tutti questi motivi appena elencati, il parquet necessita di una accurata e regolare manutenzione che consiste in una pulizia quotidiana per rimuovere polvere ed eventuali macchie e incrostazioni e per eliminare eventuali versamenti di acqua o altro liquido, abbinata a una lucidatura sporadica per mantenerne la brillantezza originaria.
Scopri come lucidare il parquet senza lucidatrice!
Il primo passo per avere ottimi risultati di lucidatura è quello di rimuovere la polvere impiegando un aspirapolvere con testina a setole morbide. Sarebbe opportuno successivamente passare sul pavimento un panno morbido inumidito con acqua e detergente specifico, ripassando poi con un panno asciutto per rimuovere l’acqua in eccesso .
A questo punto è possibile effettuare la lucidatura vera e propria impiegando varie tecniche: c’è chi preferisce l’uso di cera d’api, da applicare, una volta ammorbidita, con un panno, da lasciar assorbire e infine ripassare per dare lucentezza; c’è, al contrario, chi preferisce l’uso di prodotti come una miscela di acqua, olio d’oliva e aceto. In caso di dubbio, è sempre conveniente contattare esperti per avere consigli personalizzati.