Come cucinare gli spaghetti al tonno: ecco la ricetta degli anni 80

Gli spaghetti al tonno si configurano come il tipico cibo “salvagiornata” per tantissime persone ma che è sufficientemente nutriente da essere in qualche modo considerato anche qualcosa di più specifico: gli spaghetti al tonno si configurano con una grande notorietà che inizia con la diffusione di questo prodotto in scatola oramai oltre 50 anni fa.

Esistono innumerevoli varianti e ricette ma non tutte sono spartane o semplici come possiamo immaginare: anche questa pietanza, con un po’ di fantasia, può stupire sia noi stessi, sia eventuali ospiti. Con la diffusione del web, naturalmente questo comune piatto è stato rivalutato e rivitalizzato da varianti molto disparate, al tempo stesso possiamo considerare alcune forme di ricette come tradizionali.

La tipica ricetta degli anni 80 infatti è quella maggiormente gradita e costituita come effettivamente utile oltre che completa ma non tutti l’hanno ben presente: è come intuibile molto semplice nel concetto ma pure in grado di essere leggermente complessa per i più appassionati, seguendo qualche step particolare, come vedremo.

L’essenza della pasta al tonno

Non è facile dare una data di nascita alla pasta col tonno: basilarmente quanto prevedibilmente questa è stata concepita come una soluzione d’emergenza, avendo a disposizione solo una scatoletta di tonno, pasta, preferibilmente spaghetti o penne (le forme più comuni in Italia) e pochi altri ingredienti, del resto è nata come qualcosa di semplice.

In qualche modo è un primo piatto non per forza scarno: dal punto di vista nutrizionale infatti presenta i carboidrati della pasta, le proteine ed il ferro del tonno, unite ad una scarsa presenza di grassi “cattivi” e con l’aggiunta di alcuni ingredienti questa pietanza può essere sufficientemente in grado per aiutarci ad affrontare il resto della giornata.

La pasta col tonno presenta anche una buona duttilità effettiva, in quanto abbiamo una certa libertà nell’usare ciò che abbiamo in casa. Se però vogliamo seguire una buona ricetta che possa amalgamare i vari elementi, conviene direzionarci verso una serie di elementi che compongono la preparazione più comune negli anni 80.

Gli ingredienti

Naturalmente è essenziale la pasta, preferendo gli spaghetti di buona qualità magari quelli trafilati al bronzo, almeno 200 grammi di tonno sotto’olio o al naturale, circa 3-4 cucchiai di tonno extra vergine d’oliva, almeno uno spicchio di aglio, ed una polpa di pomodoro a nostra scelta, circa 200 o 250 grammi,.

La scelta migliore per il pomodoro è fare ricorso ad una pelata o una passata fine ma possiamo senza problemi sceglierne una rustica e più “corposa”. Poi non vanno dimenticati i condimenti, olio, sale e pepe oltre a prezzemolo, in questo caso non abbiamo bisogno di un misurino ma possiamo fare “ad occhio” ossia quanto basta.

Sono necessarie poche altre cose, una pentola abbastanza grande per far bollire la pasta ed una padella, meglio se antiaderente, abbastanza grande da contenere gli spaghetti dopo la bollitura. Ricordando che questi devono presentare una doppia forma di cottura, meglio scegliere per l’appunto una basta ben resistente alla stessa, così da evitare di farla scotta.

Preparazione

Una volta sistemata la pentola sul fuoco medio, con acqua salata in abbondanza e con un po’ di sale (un pizzico o poco più, meglio non esagerare anche perchè lo stesso tonno presenta sale). Nel mentre in padella lasciar cuocere a fuoco basso l’olio con lo spicchio d’olio da far rosolare fino ad una accennata doratura dello stesso.

Subito dopo aggiungere il tonno, precedentemente scolato e versato in un piatto, leggermente, ma non troppo “aperto”, amalgamaldolo con gli ingredienti della padella , poi è la volta della polpa / passata di pomodoro, meglio con un po’ d’acqua (va bene circa mezzo bicchiere), aggiungere un po’ di sale in più se è di nostro gusto ed un po’ di pepe. Tenere il fuoco basso, il coperchio e procedere per circa mezz’ora di cottura.

Separatamente cuocere gli spaghetti, avendo cura di scolarli almeno 1 o 2 minuti prima del solito quindi ben più di al dente (ma non devono essere comunque crudi), questi andranno scolati e poi uniti alla padella con il tonno ed il pomodoro e fatti saltare con un fuoco più vivo, per circa 2-3 minuti, così da completare la cottura finale.

Considerazioni

Naturalmente questa è la ricetta base, possiamo ampliarla come preferiamo: ricordiamo che il tonno però ha un gusto distintivo e non va cotto troppo, in quanto quello scatolato è già sottoposto ad una cottura al vapore, va più che altro amalgamato e ravvivato con i giusti ingredienti. Allo stesso modo le proporzioni devono essere simili tra pomodoro e tonno.

“Sforare” con le dosi ed aggiungere troppi ingredienti tende per forza di cose a generare una forma “affollata” di sapori e questo potrebbe far diventare la pasta al tonno qualcosa di meno distinguibile e più pesante di quanto risulti necessario. Ricordiamoci che si tratta di qualcosa che deve essere semplice ma non per forza composto in modo poco curato.

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