Parlare di potatura vuol dire fare riferimento sempre e comunque an una fase della cura di una pianta che ovviamente non è sempre per tutti uguale, ma per tutte le piante, giovani o un po’ più attempate, diventa indispensabile al fine di andare a favorire sia la fioritura che la fruttificazione. Si tratta di un passaggio davvero importante, ma dobbiamo capire come procedere per non far danni.
Anche per l’ulivo vale lo stesso discorso; ma in questo caso la potatura va eseguita in un contesto che permetta all’ulivo intanto si scaricare la fruttificazione e poi di concentrarsi sulla giusta potatura, cioè svolgerla solo per il bene della pianta e per evitare che continui ad affaticarsi troppo e che renda più complicato il rapporto tra fruttificazione e fioritura
Ma attenzione alle malattie! Questo è rilevante perché l’ulivo è una pianta che procede con la fioritura una volta l’anno, ma se viene colto d’assalto da alcuni tipi di parassiti, la potatura può essere necessario anticiparla, perché bisogna fermare il dilagare di possibili malattie in grado di distruggere l’intera pianta d’ulivo.
Quali tipi di potatura affrontare con l’ulivo?
Quando facciamo riferimento alle tipologie differenti di potatura per l’ulivo è chiaro che ci riferiamo ai modi in cui ci approcciamo alla pianta e quanto ne conosciamo nello specifico. Infatti, se la pianta è molto curata, basterà intervenire ogni anno con la potatura generale, ovvero quella che tende a ridurre la chioma per evitare che si possa appesantire.
Ma potrebbe essere necessario avviare un controllo capillare e decisamente più attento, sia per la possibilità che parassiti o altri tipi di malattie possano colpire la pianta, sia per capire dopo un po’ di tempo se è rimasto qualche ramo non molto produttivo o che si è andato spezzando nel tempo a causa anche del vento.
In particolare, dopo aver rimosso la chioma superiore, potresti accorgerti che all’interno sono presenti i succhioni, che sono dei rami non produttivi, che tolgono solo nutrimento e linfa alla pianta, condannando invece tutto il resto dei rami che producono e sono sempre costantemente operativi. Quindi, esiste una differenza tra la potatura di routine e quella straordinaria.
Quando è bene intervenire?
Generalmente, il momento migliore per praticare la potatura, considerando che si tratta pur sempre di una fortissima fonte di stress, è chiaro che si possa praticare in seguito alla fruttificazione, quindi dopo la raccolta delle olive. Siamo, quindi, in pieno autunno, qualche settimana prima del periodo in cui subentrano le gelate invernale.
In questa stagione, infatti, non c’è ancora freddo e le temperature permettono che la pianta, entrando lentamente in riposo vegetativo, possa rimettersi in sesto e avere anche la possibilità di riprendersi dai tagli prodotti, ma sempre con cura e attenzione, dalla potatura annuale della chioma e dei rami in eccessi e ormai poco produttivi.
E’ quindi un’azione volta solo a migliorare il benessere della pianta, sebbene in alcuni casi possa trovare qualche difficoltà nella ripresa dalla potatura. In questi casi, se si presenta l’inverno prima che tutto si sia risanato, potrai favorire la cicatrizzazione del taglio con prodotti pensati per questo motivo e tutelando la guarigione del taglio con la copertura.
Attenzione agli strumenti!
Una cosa che ovviamente deve attenzionare è chiaramente la scelta attenta e metodica degli strumenti. Mettiti sempre nella condizione di avere a disposizione forbici, seghetti e attrezzi adatti a rimuovere i rami dell’ulivo, ma facendo attenzione alla loro pulizia: quindi, fai in modo che siano sempre sterilizzati per evitare che possano trasferire parassiti o malattie da una pianta all’altra.
Inoltre, ricordati sempre che se la pianta non si riprende in fretta, il motivo potrebbe senza dubbio alcuno essere riconducibile ad alcuni errori legati alla potatura. Infatti, potrebbe essere necessario guardare i tagli per capire se sono stati eseguiti in modo corretto, ma attenzione anche alle pratiche di potatura, che non sempre vengono guidate secondo il periodo e le necessità della pianta d’ulivo stessa.
Alla fine della potatura, quello con cui poi dobbiamo fare i conti è relativo allo smaltimento dei rami. Finché si tratta di un semplice smaltimento, poco importa. Ma in caso di una rimozione massiccia, ciò potrebbe presentarsi come un problema. In ogni caso, provare a ridurre a brandelli e destinarli al rogo potrebbe aiutarti a smaltirli in maniera adeguata, ma fatti sempre guidare, almeno per le prime volte, da un esperto.
Come valutare il successo della potatura
Per capire se la potatura che hai eseguito sulla pianta di ulivo è andata a buon fine potrebbe essere necessario valutare attentamente le fasi di ripresa della stessa pianta. Quindi, intanto prova a monitorare la guarigione del taglio e successivamente tutto quello che è relativo alle fasi successive. Se nel giro di poche settimane, i segni del taglio non sono più visibili, vorrà dire che avrai fatto un ottimo lavoro.
Continua a questo punto a prenderti cura della pianta d’ulivo, facendo occasionale manutenzione e avendo anche cura di valutare ogni anno se la fruttificazione è adeguata oppure no, e in caso intervenire con un ulteriore potatura ma anche con concimazione e abbondante acqua in carenza di piogge, per poter alla fine avere un raccolto molto abbondante.