Quando seminare i piselli? Ecco il periodo ideale per un raccolto abbondante

Seminare i piselli è una delle operazioni da giardino ma soprattutto da orto che in varie scale risulta essere molto ineressante ed anche conveniene dal punto di vista produttivo, infatti questa specie, tra le forme di piane da coltivazione più antiche in assoluto, può essere molto prolifica in termini produttivi.

Quando è la parola giusta da conoscere, ma anche farlo nel modo giusto: la semina dei piselli è infatti semplice in teoria ma difficile da apportare con efficacia assoluta, appannaggio non esclusivo ma spesso legato a chi fa della semina e della coltura di questi elementi così duttili e nutrizionisticamente importanti per la nostra dietat.

Scopriremo le tempistiche di semina ma anche le principali cure oltre a gestire una tempistica precisa nella raccolta, infatti i piselli vanno colti nel momento giusto, ed è possibile con alcuni metodi facili da ricordare e che richiedono solo un po’ di pazienza ed esperienza, per essere davvero applicati per ottenere un ottimo raccolto.

L’importanza dei piselli

Anche se sono identificati ed utilizzati spesso come ortaggi i piselli sono in realtà dei legumi in tutto e per tutto, questo è evidente dal gruppo del quale fanno parte dal punto di vista biologico ovvero quello delle Fabacee, che includono anche altre varianti come ceci, fagioli, lupini e tanti altri, simili nelle porprietà nurizionali.

Il pisello viene consumato almeno dal Neolitico ed ha costituito una delle principali coltivazioni sia per gli esseri umani ma anche per il consumo di animali da soma e dal allevamento, e per secoli interi è stato un prodotto fondamentale, centrale per ogni forma di classe sociale effetiva, anche per l’ottimo contenuto di proeine, vitamine e dal discreto apporto di fibre.

I baccelli in proporzione sono molto produttivi in base alle dimensioni, ed essendo un pianta annuale dalle caratteristiche e tempistiche di crescita abbastanza precise, può essere identificata come molto ineressante anche per il nostro orto, con la semina che è per difficoltà alla portata di tutti…a patto di provvedere con alcune attenzioni ulteriori.

Quando seminare

Il pisello è una pianta annuale, come detto tra le poche che riesce a germinare anche a temperature non troppo alte (la pianta da il meglio in condizioni di temperatura non eccessiva, in particolare tra i 15 ed i 25 gradi). Può crescere in praticamente ogni contesto sufficientemente temperato ma non tollera temperature e condizioni estreme.

La semina quindi non deve essere specifica al 100 % ad un periodo dell’anno, quindi possiamo scegliere per una semina autunnale, non troppo a ridosso dell’inverno se ci troviamo in una zona del paese ben temperata nelle temperature e non rigida, quindi da ottobre fino a metà novembre se le temperature non sono troppo ridotte.

Nelle zone più dal clima rigido conviene invece optare per una semina subito dopo il mese di febbraio, tra marzo e la fine di aprile. In tutti i casi conviene considerare il pisello una pianta adattiva che ha delle preferenze del terreno ma che può adattarsi facilmente a molti contesti. Se però abbiamo intenzione di ottenere un raccolto eccellente vanno considerati alcuni dettagli.

Irrigazione e concimazione

E’ una pianta che non ha bisogno di particolari concimi anzi una quantità troppo importante può rallentare la produzione dei baccelli. E’ per questo molto facile da ottenere una risposta in termini produttivi importante. Possiamo aggiungere una moderata quantità di concime ma se il terreno è già sufficientemente ricco non è assoliutamente necessario.

Facile anche piantare i semi: è sufficiente utilizzare una zappa o una vanga alcuni giorni prima del momento scelto fino ad almeno 35 cm di profondità , vanno eliminate ogni tracce di erbacce, rocce o pietre che possono togliere nutrienti ai piselli, poi è sufficiente fare delle piccole buche nelle distanze giuste, profonde circa 3 cm o poco più.

Le file devono essere almeno distanziate di circa 60 – 70 cm, mentre le singole piante almeno 25 cm tra di loro. A seconda della varietà, esistendone molte tipologie, la crescita delle piante nelle giuste condizioni dalla semina impiega tra i 20 ed i 30 e giorni per vederla spuntare dal terreno, se si trova in una buona condizione effettiva di crescita.

Crescita

Per concepire la raccolta bisogna aspettare mediamente tra gli 80 ed i 120 giorni a seconda delle dimensioni. Generalmente le varianti più rapide sono le nane, mentre quelle più longeve e resistenti sono le rampicanti che però necessitano dei supporti fisici dove crescere, dove “appoggiarsi”. Importante ricordare di irrigare nel modo giusto.

Prima della germinazione il terreno deve restare sempre leggermente umido, mentre una volta che la pianta è cresciuta va irrigata solo quando è strettamente necessario, ed è bene magnare non troppo abbondantemente ma relativamente spesso. In corrispondenza dell’inverno può essere una buona idea applicare un tessuto protettivo di pacciamatura sul suolo.

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