Le orchidee sono dei fiori davvero bellissimi e in alcuni casi risulta perfino difficile trovare delle parole che sappiano descrivere l’eleganza e lo splendore di questo dono della natura. Si tratta di piante grasse che abbondano in natura e che meritano un occhio di riguardo e di qualche accorgimento per sopravvivere.
Anche se si tratta di una pianta estremamente resistente, infatti, l’orchidea potrebbe accusare il colpo se non viene curata oppure se non vengono rispettate le poche regole delle quali ha bisogno per vivere. Non si tratta di nulla di impegnativo, ma di qualcosa che conviene seguire alla lettera per poter ottenere un risultato di grandissimo livello.
Uno degli accorgimenti più importanti da rispettare è proprio quello che si focalizza sull’irrigazione della pianta in questione proprio perché, come vedremo nelle prossime righe, basta davvero poco per danneggiare questa pianta. Ecco, dunque, in che cosa consiste il metodo giapponese che ti consentirà di irrigare le orchidee in maniera esemplare.
Qualche curiosità sulle orchidee
Se sei un grande amante dei fiori e non vedi l’ora di entrare in possesso di esemplari sempre belli e molto ricercati, siamo sicuri che avrai già sentito parlare in abbondanza delle orchidee. Parliamo di piante grasse che danno vita a dei fiori bellissimi e variopinti, che esulano moltissima dalla classifica concezione che abbiamo del fiore.
Le orchidee abbondano in natura e ne vantiamo davvero tantissime, alcune comuni ma pur sempre molto belle e altre che, invece, hanno una forma strana e che in alcuni casi vengono descritte come bizzarre. A prescindere dall’aspetto però, l’orchidea è un fiore davvero stupendo e sono pochi gli esemplari che possono competere con lei.
Le foglie dell’orchidea sono molto grandi, lisce e di un verde smeraldo molto intenso mentre i fiori si raggruppano in piccoli esemplari che tendono a svilupparsi su dei rametti molto sottili che spesso necessitano di un supporto aggiuntivo per non crollare sotto il loro peso. Le radici, invece, sono aeree e possono essere tranquillamente potate se troppo lunghe.
Quanto tempo impiega un’orchidea per fiorire?
Un aspetto molto interessante che riguarda l’orchidea è proprio la tempistica con la quale questa riesce a far sbocciare i suoi fiori. Parliamo infatti di un processo molto lungo che potrebbe richiedere mesi o settimane prima di essere portato a termine, ma vista la bellezza dei fiori ne vale sicuramente la pena.
La fioritura dell’orchidea è quindi molto lunga e per diverso tempo potremmo vedere solamente i boccioli crescere. All’improvviso però i fiori si palesano nella loro bellezza e lasciano tutti a bocca aperta per la meraviglia che sono in grado di emanare. Purtroppo però tutta questa fatica non è destinata a durare a lungo.
Se da una parte la fioritura impiega davvero tanto tempo per essere portata a termine, non possiamo dire lo stesso circa la durata di vita dei fiori che, invece, sfioriscono nel giro di pochi giorni. Dopo qualche settimana, infatti, cominceranno ad appassire e a staccarsi, riportando all’origine il processo che permetterà loro di fiorire nuovamente a seconda delle proprie esigenze.
Come favorire la crescita dell’orchidea?
Per stimolare la crescita dell’orchidea è importante prendere dovuti accorgimenti che quasi sempre partiranno dalla collocazione della pianta all’interno della casa. Quando parliamo di orchidea si fa infatti riferimento alla classica pianta grassa che può essere riposta sui davanzali della finestra. Questa è una zona ottimale sotto diversi punti di vista.
Il davanzale della finestra è fantastico perché permette alla pianta di ricevere la giusta luce del sole anche se questa viene filtrata dal vetro e funge quindi come una sorta di barriera che non brucerà le foglie. Al tempo stesso il davanzale è fenomenale, in quanto permette alla pianta di ricevere il giusto calore dal termosifone, ovviamente in maniera tranquilla e ponderata.
Questi due elementi, quindi, se riusciranno a funzionare in perfetta simbiosi daranno vita alle condizioni ideali per avviare la fioritura dell’orchidea. Si tratta di qualcosa che potrebbe accelerare il processo di maturazione della pianta ed ecco perché, in questo caso, le tempistiche previste per la nascita dei fiori sono sicuramente più brevi della norma.
Il metodo giapponese per annaffiare le orchidee
Come abbiamo detto prima, uno degli aspetti sui quali non si può transigere circa la cura delle orchidee è proprio quella relativa all’irrigazione delle stesse, in quanto si tratta di uno step fondamentale. Le orchidee, infatti, hanno bisogno di acqua, ma essendo piante grasse possono accumularne una piccola riserva da utilizzare a loro discrezione.
Questo significa che dobbiamo appellarci a quello che viene definito come metodo giapponese e che per l’appunto si focalizza sull’irrigazione della pianta solo quando il terreno della stessa risulterà essere completamente asciutto e secco. Per non sbagliare, quindi, possiamo annaffiare la terra dell’orchidea una volta ogni 7-10 giorni, in maniera tale da non creare ristagno idrico. Nei periodi più caldi, invece, possiamo vaporizzare un po’ d’acqua sulle foglie, ma sempre in maniera leggera e mai sotto l’azione diretta del sole.