I bonsai sono dei piccoli alberi molto carini da vedere e da tenere in casa. Sono di origine giapponese ma si possono avere anche qui da noi, in Occidente. Prendendosene cura, questi piccoli alberelli saranno sempre in salute, pronti ad abbellire ogni angolo di casa oppure un davanzale della finestra.
Curare i bonsai, richiede un po’ di pazienza e sopratutto è importante conoscere bene queste piante per rispondere a tutte le loro esigenze. Bisogna fare una distinzione importante: esistono bonsai da interno e quelli da esterno, e vanno trattati in modo diverso. Quindi, se si vuole posizionare una di queste piante in casa o in giardino, è essenziale capire quale esemplare acquistare.
Poi, ci saranno altri aspetti importanti da considerare per ricreare un habitat congeniale alla pianta: luce, posizione, annaffiatura, concimazione, potatura, trapianto. Una volta comprese tutte queste cose di cui il bonsai ha bisogno, sarà facile prendersene cura nel quotidiano e avere sempre un alberello in miniatura che viene da lontanissimo, ma a casa propria.
Come curare un bonsai da interno
Il bonsai da interno è la soluzione ideale per chi voglia posizionare questa pianta in qualche angolo di casa per renderlo più bello. È importante considerare l’aspetto illuminazione perché ci sono alcune varianti che tollerano meglio una luce minore rispetto ad altre. Fra queste si possono scegliere il ficus, il bonsai del pepe e il bonsai del ginseng.
L’ideale è posizionare il bonsai in una zona luminosa, evitando però la luce solare diretta, soprattutto nelle ore più calde. La temperatura e l’umidità in casa devono essere sempre costanti. Passando all’annaffiatura, occorrerà mantenere il terriccio sempre umido ma mai completamente bagnato. Evitare comunque di allagare la pianta perché teme i ristagni d’acqua che potrebbero comportare marciumi delle radici.
Importante è anche la concimazione, da farsi una volta al mese durante la stagione della crescita attiva, optando per un prodotto adatto per i bonsai. Durante i mesi invernali, quando la pianta è inattiva, si può ridurre la concimazione. Infine, non dimenticarsi di potare il bonsai, per mantenere la forma che si preferisce e stimolare la ramificazione, usando sempre forbici pulite e affilate. Il bonsai da interno andrà poi trapiantato ogni due o tre anni per rinnovare il terreno e favorire la crescita delle radici: questa operazione va fatta in primavera durante la fase di crescita attiva.
Come curare un bonsai da esterno
I bonsai da esterno, come suggerisce il nome, vanno coltivati all’esterno: si tratta per esempio del pino, del ginepro e del faggio. Ovviamente occorrerà sempre scegliere la varietà che meglio si adatta alla propria zona climatica. La posizione è anche importante: queste piante hanno bisogno di luce e sole, ma non dei raggi solari diretti su di loro. Inoltre, il posto in cui collocarli deve essere riparato dal vento e dalle intemperie.
Il terreno va mantenuto umido ma non inzuppato e occorre insistere con l’irrigazione quando fa molto caldo. Durante l’inverno, invece, regolarsi in base anche alle piogge. La concimazione dei bonsai da esterno va fatta ogni due settimane durante la stagione di crescita attiva usando un concime adatto. Durante i mesi freddi, si può ridurre questa operazione.
Anche per i bonsai da esterno diventa fondamentale la potatura per dare la forma desiderata, eliminare i rami morti o danneggiati e favorire la crescita della pianta verso l’esterno. Infine, la tempistica per il trapianto aumenta per queste piante rispetto ai bonsai da interno: va fatto ogni tre o cinque anni per promuovere la salute delle radici. Il periodo in cui effettuare il trapianto è la primavera o l’autunno, quando il bonsai è in riposo vegetativo.
L’importanza del vaso giusto
Come visto, tanto per i bonsai da esterno quanto per quelli da interno, è importante prendersene cura, valutando aspetti come la luce, l’irrigazione, la concimazione, la potatura ed il trapianto. Ma attenzione va prestata anche alla scelta del vaso in cui posizionare i bonsai. Infatti, i bonsai maturi, già rinvasati più volte, hanno delle radici molto compatte, e possono essere sistemati in vasi di piccole dimensioni.
Se invece il bonsai è giovane, sarà meglio procurarsi un vaso grande dove potrà espandere le sue radici e crescere libero. Durante ogni rinvaso si potrà trasferire la pianta in vasi più piccoli (questo proprio perché la pianta crescerà e avrà delle radici sempre più compatte). Il materiale di questi vasi può essere diverso ma l’ideale è optare per quelli in ceramica.
Fra l’altro sono anche molto belli da vedere, da posizionare tanto in casa quanto all’esterno. E sono anche facili da abbellire, ad esempio applicandoci sopra delle conchiglie di mare o quant’altro, per personalizzare la piantina e darle ancora più carattere. La scelta del vaso, quindi, non va lasciata al caso ma è anche un elemento importante da considerare per far crescere in salute il bonsai.
Conclusione
I bonsai sono delle piantine di origine Giapponese bellissime da vedere e da tenere in casa oppure all’esterno. Per questo motivo, in base a dove andrà posizionata la pianta, occorrerà scegliere una varietà piuttosto che un’altra. Tanto i bonsai da interno quanto quelli da esterno, richiedono attenzione e pazienza: chi le possiede dovrà quindi prendersene cura nel tempo in modo amorevole.
Tutta la fatica verrà ricompensata con la salute della pianta che avrà sempre una chioma verde e rigogliosa che abbellisce il posto in cui viene posizionata. D’altronde, come per ogni pianta, anche questa ha bisogno delle solite cose: acqua, luce, temperatura ideale per crescere, concimazione, potatura e, in questo caso, anche rinvaso (con particolare attenzione da prestare al vaso scelto).