Quando si sente dire potatura, in tanti pensano che sia una di quelle cose che si fanno così, per dovere, e che non c’è niente di più semplice. Ma, credimi, dietro c’è tutta una tecnica che, se seguita nel modo giusto, ti fa la differenza tra avere una pianta che fiorisce come una pazza o una che continua a sembrare un po’… triste, senza mai una vera esplosione di fiori.
E se sei uno di quelli che, ogni primavera, aspetta che le rose sboccino in tutta la loro gloria ma finisce per restare deluso, probabilmente la colpa è proprio nella potatura, che se fatta bene non solo aiuta la pianta a stare in salute, ma la spinge anche a fare quei fiori bellissimi che sogni. E soprattutto, quando arriva quel periodo dell’anno in cui le piante sembrano tutte risvegliarsi, tu vuoi che la tua rosa sia pronta a fare la sua parte, perciò la potatura è il punto di partenza per un risultato top.
Fatti un favore, la potatura non è solo una questione estetica. È come dare una sistemata ai capelli, capisci? Si taglia via il superfluo, cioè tutte quelle parti secche, malformate, che non servono a niente, e si lascia solo il meglio. È un po’ come un ringiovanimento per la pianta. Poi arriva il momento divertente, quello in cui vedi i primi fiori spuntare.
Come fare per avere fiori più belli
Se ti va di dare una mano alla tua rosa a crescere più forte e sana, ho pensato di darti qualche dritta su come fare una potatura decente, partendo dalla cosa più importante: quando farla. Quando si potano le rose? Non è che puoi farlo in qualsiasi momento. Come per tutto in natura, c’è il periodo giusto, il momento in cui la pianta ha bisogno di un po’ di “spinta” per tornare in forma. Il periodo perfetto è proprio quando la pianta sta in riposo, cioè durante l’inverno, quando sta per risvegliarsi dal suo letargo.
In Italia, se sei dalle parti più calde, puoi partire già da metà gennaio, ma se vivi in montagna, dove fa freddo fino a marzo, allora è meglio aspettare la fine dell’inverno, tipo febbraio o inizio marzo. Ma il trucco è non aspettare troppo che la rosa inizi a svegliarsi, taglia quando è ancora in quella fase di letargo. Poi, certo, ci sono le eccezioni, tipo per i rampicanti o quelle rose che non rifioriscono: loro si potano anche dopo la fioritura primaverile, quando hanno finito di sbocciare.
Un po’ come quando fai il bucato: non sempre lo metti in lavatrice nello stesso momento, ma sai quando è il momento giusto per ogni capo. Passiamo alla parte pratica, quella del come fare la potatura, che può sembrare complicata ma, in realtà, non lo è affatto. Quando tagli, devi farlo sopra una gemma, quella piccola protuberanza che vedi sul ramo, e non più distante di mezzo centimetro. Il taglio, poi, deve essere obliquo, perché così l’acqua non si ferma lì e non crea danni. Le cesoie devono essere affilate, eh. Non ti viene in mente di usare quelle vecchie cesoie arrugginite che tieni nel garage da anni, vero?
Il momento giusto per potare le rose
Se non sono ben affilate, rischi di fare un danno, perché il ramo può strapparsi e quella ferita diventa la porta di ingresso per i funghi. E poi, c’è chi ti dice che per potare devi seguire l’andamento della luna, ma credimi, la luna non ha alcun potere sulle rose, a meno che tu non creda che le piante siano un po’ magiche, ma anche in quel caso, non fa la differenza.
Taglia quando è il momento giusto, punto. Una cosa che devi tenere a mente è che se la pianta è forte e sana, puoi tagliare senza problemi, anche più deciso. Non avere paura di fare un taglio deciso se la pianta sta bene. Però se la rosa è un po’ debole o ha qualche problema, in quel caso fai attenzione, non esagerare.
Se togli troppo, rischi di rovinare la capacità della pianta di rimettersi in sesto. E un’altra cosa importante è non tagliare mai tutto dalla parte superiore del ramo. Non eliminare tutte le gemme, lascia almeno quelle che possono permettere alla pianta di crescere ancora. Poi, certo, non tutte le rose si potano allo stesso modo, eh. Per esempio, le rose che rifioriscono, quelle cespugliose, hanno bisogno di una potatura più decisa.
La potatura dei rampicanti e delle rose antiche
Bisogna togliere i rami secchi o danneggiati e poi, quando accorci i rami, lascia sempre almeno quattro o cinque gemme sui rami più forti. Più il ramo è robusto, più puoi tagliarlo senza timore. Il punto è fare in modo che la pianta possa produrre fiori abbondanti, quindi il taglio deve essere mirato a stimolare la crescita di nuovi getti forti. Per i rami più deboli, invece, non aver paura di eliminarli, magari anche quelli che si trovano all’interno della pianta, dove la luce non arriva bene.
Si sa, la luce è fondamentale per la crescita. I rampicanti, invece, sono un po’ più delicati. Non si tagliano come i cespugli, perché i rampicanti fioriscono sui rami dell’anno precedente, quindi non è che puoi fare lo stesso tipo di potatura. Per i rampicanti, bisogna essere leggeri, togliendo solo i rami secchi o quelli che non fioriranno più. Ricorda che se hai messo dei rampicanti con radici nude, loro non fioriranno il primo anno. Dovrai aspettare che crescano durante l’estate e l’autunno, perché sarà da quei rami che nasceranno i fiori l’anno dopo.
Per favorire una fioritura migliore, legali bene ai supporti e metti le nuove crescite orizzontali. Lo so, sembra una questione da esperti, ma ti assicuro che quando vedrai i risultati, ti sembrerà tutto naturale. E poi ci sono le rose antiche, quelle che sembrano uscire da un libro di storia del giardinaggio.
Tecniche di potatura delle rose
Queste, ragazzi, sono speciali e meritano un trattamento soft. Non devi fare potature pesanti, ma solo eliminare il legno morto e i rami che si intrecciano troppo, per lasciare spazio alla nuova crescita. Se ti piacciono le rose storiche, un buon consiglio è non tagliare mai troppo, solo un terzo dei rami al massimo. In questo modo la pianta continuerà a mantenere la sua forma naturale, che è poi la bellezza di queste rose.
Se invece hai una rosa che non rifiorisce, taglia subito dopo che i fiori sono appassiti, per stimolare la crescita dei nuovi rami. Alla fine, la potatura delle rose è un po’ come una meditazione. All’inizio sembra un lavoro faticoso, ma poi, con un po’ di pratica, diventa un bel momento di connessione con la natura. Quando vedrai le tue rose fiorire abbondantemente, ti sentirai davvero soddisfatto del lavoro fatto. E credimi, una volta che vedi i fiori sbocciare, ti sentirai un esperto, uno di quelli che sa come si fa a far crescere una pianta davvero in salute.