Fai attenzione a mangiare quinoa: ecco cosa può succedere

Allora, parliamo della quinoa, che ormai è diventata tipo il super alimento del momento, tutti ne parlano come se fosse la cosa più sana del mondo, il grano miracoloso delle Ande lo chiamano, già questo fa capire quanto sia mitizzata. Ma aspetta un attimo, perché non è tutto oro quello che luccica e ci sono anche aspetti negativi che, cioè, uno dovrebbe conoscere prima di riempirsi il piatto di quinoa ogni giorno, no?

Per cominciare, la quinoa non è proprio un cereale, anche se la maggior parte della gente la considera come tale. In realtà, appartiene alla stessa famiglia delle barbabietole e degli spinaci, non delle graminacee, ma siccome i suoi semi sembrano simili ai cereali e si può farci una farina ricca di amido, alla fine viene trattata come un cereale a livello commerciale.

Quindi ok, lo chiamiamo cereale, ma tecnicamente non lo è. Questa roba veniva mangiata da secoli dalle popolazioni delle Ande, specialmente in Bolivia, dove era uno degli alimenti base. E ci credo, ha un sacco di benefici, tipo è senza glutine, ha un botto di proteine rispetto ai cereali normali, un sacco di fibre, minerali, grassi buoni, quindi alla fine è una bomba per chi vuole mangiare sano, per i vegani, vegetariani e pure per chi è celiaco.

I lati negativi della quinoa

Cioè, sembra perfetta, no? Beh, aspetta un attimo… Il problema è che ci sono anche dei lati negativi di cui, chissà perché, si parla poco. Uno di questi sono gli ossalati, che possono essere fastidiosi per l’intestino perché si combinano con minerali importanti come zinco, magnesio e ferro e li rendono difficili da assorbire.

Quindi, anche se pensi di mangiare qualcosa di super sano, potresti in realtà non assorbire bene i nutrienti. E non è finita qua… Gli ossalati possono portare a problemi di digestione, infiammazioni e perfino calcoli renali, che non sono proprio una passeggiata. E poi ci sono le saponine, che sono un altro bel problema.

Possono irritare la mucosa gastrica e creare veri e propri buchi nello stomaco, così che tossine e batteri passano direttamente nel sangue senza essere filtrati. Non sembra più così salutare, eh? Cioè, se confronti la quinoa con i cereali normali, ok, ha più proteine. Ma se la paragoni ai legumi, alla carne o anche ai formaggi, le proteine della quinoa impallidiscono.

La quinoa è davvero proteica?

Per dire, una porzione di 100 grammi di quinoa ha tipo 8 grammi di proteine, mentre 100 grammi di carne ne hanno 26. Quindi sì, è proteica… ma fino a un certo punto. E poi c’è la questione ambientale, che secondo me è quella di cui si parla meno, ma dovrebbe interessarci parecchio. Per coltivare la quinoa servono un sacco di fertilizzanti e concimi chimici di scarsa qualità, e questo rovina i terreni.

Non solo, i lama e gli alpaca, che prima pascolavano in queste zone e contribuivano a mantenere l’equilibrio naturale del suolo con la loro fertilizzazione, ora vengono spostati per fare spazio alle coltivazioni. Quindi, paradossalmente, una coltivazione che per secoli è stata sostenibile, ora non lo è più. Ma perché?

Perché la richiesta è aumentata a dismisura e l’industria si è messa di mezzo, producendo più quinoa ma con pratiche dannose per l’ambiente. Una roba che si ripete sempre quando qualcosa diventa di moda, no? E poi, tornando alla salute, c’è anche il problema che la quinoa non è sempre lavorata bene prima di arrivare nei nostri piatti.

Il problema della preparazione

Dovresti lavarla bene prima di cucinarla, perché spesso ci sono ancora saponine sulla superficie e, se non le elimini, potresti finire a mangiare qualcosa di irritante per lo stomaco. Ma quanta gente sa che deve farlo? Un altro punto che mi viene in mente è che, ok, la quinoa è sana, ma se ne abusi?

Cioè, come con qualsiasi alimento, non puoi mangiarne troppa senza conseguenze. Se ne mangi ogni giorno, tutti i giorni, magari pensando che sia la chiave per la salute perfetta, potresti in realtà fare danni al tuo corpo, tra problemi intestinali e sbilanci nutrizionali. In più, diciamocelo, è anche un po’ sopravvalutata.

Nel senso, si parla tanto della quinoa come se fosse l’unica alternativa possibile ai cereali normali, ma ci sono un sacco di altri alimenti altrettanto validi e magari meno problematici. Per esempio, il grano saraceno o l’amaranto, che hanno proteine di buona qualità e sono anche più sostenibili da coltivare.

Concludendo il discorso

Insomma, alla fine la quinoa non è il male assoluto, ma nemmeno questa cosa miracolosa che tutti dicono. Ha i suoi lati positivi, certo, ma anche tanti aspetti negativi di cui bisognerebbe parlare di più. Solo che, come spesso succede, quando un alimento diventa di moda si tende a ignorare i suoi difetti. Quindi, se vuoi mangiarla, fallo pure, ma magari senza esagerare e sapendo quello che comporta, sia per te che per l’ambiente.

E soprattutto, non farti fregare da tutto il marketing che la fa sembrare il cibo perfetto, perché… beh, il cibo perfetto non esiste. Basta usare un po’ di buonsenso e informarsi, no? Perché alla fine, cioè, quello che conta davvero è avere una dieta equilibrata e non fissarsi su un solo alimento come se fosse la soluzione a tutti i problemi.

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