Reflusso e gastrite risultano essere disturbi estremamente simili negli effetti simili ma che hanno cause decisamente diverse, condizione che però può essere difficile da riconoscere perchè in alcuni casi chi soffre del primo può essere anche soggetto a palesare fastidi causati dal secondo. E’ bene però imparare anche superficialmente a distinguere i due contesti.
Il reflusso infatti non è identificato come un disturbo sovrapponibile dalla gastrite, hanno però alcuni punti in comune, entrambi sono delle condizioni potenzialmente non problematiche in senso effettivo ma che con alcuni fattori scatenanti aggiuntivi possono portare una forma di peggioramento, come ad esempio alcune abitudini giornaliere, e che riguardano anche l’alimentazione.
Il cibo è sicuramente una forma di elemento che può impattare sia positivamente che negativamente su entrambe le condizioni, per questo è opportuno considerare questi disturbi come non per forza problematici ma comunque da non sottovalutare, in quanto le cause possono essere anche maggiormente profonde di quanto possiamo identificare inizialmente.
Reflusso gastroesofageo
Diffuso disturbo che riguarda milioni di persone e non è generalmente configurabile come una malattia, nella maggior parte delle condizioni infatti questa fastidiosa tendenza, riscontrabile in una sensazione corrispondente l’area posteriore allo sterno ed alla cosiddetta “bocca dello stomaco” di acidità dovuta alla risalita dei succhi gastrici, che sono presenti nell’apparato digestivo.
Il processo che è alla base del reflusso è assolutamente naturale, ciò che lo rende molto fastidioso e quindi individuabile è la frequenza e l’intensità di questa sensazione che in condizioni normali viene regolamentata da una sorta di meccanismo a valvola, che permette la discesa degli alimenti mangiati e rende il reflusso qualcosa di fondamentalmente asintomatico.
In condizioni diverse, che possono essere a carattere occasionale (le più frequenti) o continuative (ovvero croniche), il reflusso viene contraddistinto da una sensazione di acidità mista anche in alcuni casi ad un dolore non lontano dall’area della fonte dell’acidità, ed è accompagnata da una tendenza a rigurgitare più marcata del normale.
Gastrite
Apparentemente simile è la gastrite, è invece una malattia che è praticamente il risultato della reazione del nostro stomaco a diverse condizioni, che sviluppa una irritazione delle mucose delle pareti gastriche soggette ad una particolare acidità. Anche in questo caso si può configurare un’ampio spettro di intensità e tendenze che portano questa tipica condizione ad essere considerata più o meno grave.
La Gastrite è contraddistinta da un dolore ed una sensazione di bruciore, legata all’infiammazione in atto, ane in questo caso l’area del fastidio è condivisa con quella del reflusso ovvero la “bocca dello stomaco”, definita più precisamente con la zona inferiore dello stomaco, e può essere di tipo erosivo oppure no, ovvero che può ridurre la presenza della mucosa, o meno.
Oltre a dolori i sintomi della gastrite, cronica o meno, vanno rilevati sensazione di infiammazione, nausea, crampi legati alla zona interessata fino a tutta quella addominale, ed una sensazione di pienezza che non “passa” neanche dopo diverse decine di minuti se non addirittura alcune ore. In entrambi i casi il cibo può essere un accelletivo o un peggiorativo.
Quali sono le differenze?
Appaiono quindi disturbi in qualche modo simili per reazioni e cause, la principale è legata alla dinamica, che per il reflusso è legata maggiormente alla risalita e quindi sviluppa una condizione più mobile, rispetto a quella stabile della gastrite, che è meno spessa legata ad eruttazioni e gas di risalita. Quasi sempre sono i pasti abbondanti o la difficoltà a digerire a sviluppare la gastrite o peggiorarla.
Può avere anche fonti legate all’apparato psicologico, oltre all’eccessivo consumo di sostanze particolarmente acide o fermentate (ma anche l’alcol può avere un impatto negativo). Inoltre nel caso della gastrite se questa tende a svilupparsi durante il riposo notturno la condizione può essere collegata ad altre problematiche come ad esempio una infezione in altri luoghi o un’ulcera.
Il reflusso è invece maggiormente identificabile anche dai sintomi che possono spaziare da tosse, una sensazione di gola secca o gola dolorante, faringiti ed asma. Anche se in questo caso il cibo ed alcune bevande come ad esempio l’eccesso di caffè, possono peggiorare la situazione, le cause possono essere anche una condizione legata a farmaci o strutture particolari come la gravidanza.
Non sottovalutare
In entrambi i casi si tratta di disturbi, quella del reflusso gastrico è considerabile una vera e propria malattia che però può essere anche una sorta di campanello d’allarme se si presenta in condizioni e frequenze molto precise, nei confronti di infezioni e malattie collegate di tipo infettivo se ad esempio il tutto è accompagnato da altri sintomi come la difficoltà costante a deglutire.
La gastrite allo stesso modo spesso è collegata al cibo, ma può evidenziare anche un eccessivo uso di farmaci specifici, distrubi in atto del sistema immunitario, ma anche da particolari presenze di batteri che sviluppano questa reazione. In entrambi i casi è consigliabile moderare la dieta negli alimenti più “complessi” e mangiare più lentamente così da ridurre la tendenza.