Se hai bambini a casa, ti sarà capitato di acquistare i fagiolini e farli aprire a loro, occupandoli per qualche minuto con attività manuale degna di essere contemplata su qualunque tipo di manuale in perfetto stile montessoriano. E per di più, alla fine ti sarai ritrovata con carico di fagiolini da lavare e dover cucinare.
Ma se ci pensi bene la cosa che non devi mai trascurare è il fatto di poter mangiare un ortaggio facile da coltivare e che si trova spesso fresco, e presenta un carico nutrizionale interessante che va proprio a tuo vantaggio. Ma per ottenere delle piante di fagiolini che siano produttive, è importante imparare a sapere quando seminarli.
E se vuoi cominciare bene finire anche meglio, è bene capire fin da subito cosa rende questa produzione qualcosa di davvero incredibile, andando a scegliere il momento giusto, ma anche le modalità più corrette, che facciano davvero la grande differenza in tal senso. Scopriamo insieme tutti i segreti che si celano dietro i fagiolini.
Il periodo giusto per seminare i fagiolini
Intanto è bene che tu sappia che sono un ortaggio di stagione, per cui li puoi trovare freschi solo ed esclusivamente quando l’aria si fa calda e le temperature superano sempre i 15 gradi. In queste circostanze la produzione di fagiolini si focalizza verso una reazione che sarà decisamente incredibile oltre che pertinente.
Certo, non puoi avere la certezza assoluta che la produzione sia soprattutto se è la prima volta che te ne occupi di chissà quale grande impatto. Ma posso assicurarti che prese le misure la cosa sarà non solo gestibile, ma ti procurerà anche ottimi risultati in materia di produttività di fagiolini.
Il periodo ideale in ogni caso da destinare alla semina dei fagiolini resta comunque quello inerente al lasso di tempo che va da marzo a settembre, tenendo conto che è il periodo adatto alle zone del Centro-Sud, mentre forse è sempre meglio attendere aprile per iniziare, quando ormai il freddo sembrerà passato.
La semina dei fagiolini: tutto quello che non sai
Se consideri che si tratta di un ortaggio che ha bisogno di tanto tempo per dare risultati, è molto probabile che la raccolta avverrà tutta nello stesso periodo; ma se vuoi evitare di ritrovarti all’improvviso con l’acqua alla gola, opta per una semina che avvenga a scalare, ovvero pianta a distanza di circa 3-4 settimane, in modo tale che anche la raccolta abbia questo esito.
Per cominciare in modo corretto, resta che comunque la cosa più importante sia inerente alla scelta del terreno giusto, che deve essere morbido e ricco di sostanze organiche. Pertanto usa compost e fertilizza come meglio puoi tutto intorno in modo tale che i semi di fagiolini ne traggano giovamento assoluto.
E ricorda che la semina deve avvenire in zona non ombreggiate, dove arriva la luce del sole per la stragrande maggioranza del tempo, e solo così il terreno continuerà a riscaldarsi ad oltranza e a dare quel calore necessario ai fagiolini per crescere forti e velocemente, per un raccolto incredibilmente unico.
Cura dei fagiolini durante la crescita
Non possiamo permettere che i fagiolini una volta seminati non vengano curati adeguatamente. Anzi, subito dopo la semina l’unico nostro pensiero deve essere quello di dedicarsi solo ed esclusivamente alla produzione dei fagiolini, attraverso l’attenzione rivolta all’irrigazione, che deve avvenire in modo regolare, senza esagerare e dando il giusto sostentamento.
Inoltre, mentre le piante di fagiolini vanno crescendo, quello che sicuramente può tornarti utile è senza dubbio il fatto che si tratta di piante rampicanti, che spesso e volentieri però hanno bisogno di un supporto esterno, perché da sole non riescono a sostenersi. Ovviamente questo non vale per le varietà nane, che non necessitano di sostegni.
Proprio come si diceva più su, è indispensabile che per favorire una produzione senza dubbio continuare ed efficace tutto funzioni a meraviglia, anche quello che è connesso alla concimazione naturale, per mezzo di legna e compost, al fine di arricchire ulteriormente il terreno laddove non riesce a dare adeguatamente potassio e fosforo.
Attenzione alla rotazione delle colture
Fin dall’alba dei tempi, l’uomo ha sempre coltivato la terra, e la prima cosa che ha subito notato è stato che se da un lato un terreno è ricco di nutrimento, dall’altro chiedergli troppo potrebbe significare togliergli energia e vitalità. Questo a lungo andare può essere un grosso problema, specie se concentri nello stesso punto, la stessa coltivazione, nello stesso periodo.
Quindi, quello che devi fare è ruotare la coltura. Pianta pertanto i tuoi fagiolini in punti diversi ogni anno, in modo tale che non restino fissi sempre nello stesso punto e possano godere dell’aiuto di tutto quello che un terreno, seppur in punti diversi, è in grado di somministrare mentre tutto cresce in bellezza.